
Categoria: Poesia
Anna Murabito IL VELO RIMOSSO Vol. I
Anna Murabito CREPUSCOLI
tre poesie di Anna Murabito
Musica di G. F. Händel: Largo (“Ombra mai fu”)

Sempre ho amato
i crepuscoli
quando i minuti si fanno lunghi
come le ultime ombre
e diluiscono il buio ancora tenero.
Bruciano i graffi della mente
ed il pensiero dell’inafferrabile
si volge in nostalgia
di mondi sconosciuti.
Effluvi di già visto
percorrono i sensi
come fughe per organo
e tremano
con le prime luci accese.

All’imbrunire
cammino lungo la terrazza
sospesa sulla collina.
Lontano
il mare grigio latte
si confonde col cielo.
Vorrei agganciare il porto
al mio balcone
e toccarlo con gli occhi,
dipingere per sempre
le sere terse del Sud
e imprimermi nei sensi
come un tatuaggio estremo
le sorprendenti fragranze
che ancora vestono la notte.
Vorrei staccare
le lampare dalle barche
per un giardino sull’acqua
in una festa
con musiche di Händel.
Catturo immagini
che durano un istante
nella luce incerta,
perline di vetro
di un rosario
che non si lascia sgranare.
Vorrei raccogliere il tempo
molle e sfuggente,
paracadute di seta
che al suolo
si ripiega con affanno,
rete da pesca vuota.
Mentre il buio
si ostina a rincorrere
il crepuscolo.

Stingono i colori
s’immobilizza il tempo.
L’ora incerta
si rannicchia
nel silenzio rappreso
e il cielo
senza voli né echi
perde la strada.
Insensibile avanza la notte
con passo di velluto nero.
Il suo ampio cappello
sconfinato
copre l’ultima trasparenza
soffoca i conati di una luce
già sconfitta.
Galleggiano punte
di dolore antico.
La gioia è una foto
dal sorriso bugiardo.
Anna Murabito annamurabito2@gmail.com
Anna Murabito – Parole Naufraghe Vol. I (sfogliami.it)
Anna Murabito – Parole Naufraghe Vol II – Sfogliami.it
Anna Murabito LEGGEREZZE
Ispirate a Chagall, tre poesie di Anna Murabito


Sognando con Chagall
L’erba era alta
come un campo di mais,
profumata di pioggia.
Avanzavo
fendendo nastri di menta,
chiome di alghe marine.
Chagall mi sorrideva:
volavano per me
mucche e narcisi.
Gli sposi passeggiavano nel cielo
abbracciati alla Torre Eiffel
violinisti vagavano sui tetti
come passeri verdi.
Senza l’ingombro del pensiero
senza presenze oscure
bevevo effervescenze blu
mangiavo profumo di gardenia
mi vestivo di smalti
e trasparenze.
E sognavo colori ultraterreni.
Lontane
le parole intrise di sale.
La solitudine
aveva chiuso le ali nere
e languiva in disparte.
Il tempo girava
su una giostra gentile,
scendevano le stelle
fino a sfiorarmi, languide,
ed il sole era un fiore con il gambo.
Immersa in un piacere sconosciuto
nuotavo nel mio sogno
e non volevo uscirne:
volevo ancora vedere
le cupole a cipolla
sbocciare come rose
nell’azzurro;
salutare ancora gli sposi
con la mano.

Vorrei un amore
Vorrei un amore
da quattrocento metri
con corsie definite
infrazioni, squalifiche,
ostacoli saltati
con disinvoltura.
Un amore che scivola
sulla peluria bionda
della pelle estiva;
su un’inflessione di voce
presto dimenticata;
sul fatuo pantografo
di uno sguardo da aperitivo.
Su volatili lacrime d’addio.
Un amore color pastello,
malva, lilla, viola chiaro,
da spalmare, leggero, sulla vita
dimenticando il peso
del rosso e del nero.
Un amore impressionista
come la musica di Debussy
che mi descrive un mare
senza sale.
Un amore alla Chagall
che mi faccia volare
indenne e colorata
col gallo blu e le stelle.

Sorrisi
Ci sono sorrisi che si perdono.
Quelli labili,
bianchi
come bugie innocenti.
Quelli velocissimi
che lampeggiano
nell’attimo fuggente.
I sorrisi effervescenti delle feste
impigliati al riflesso
dei bicchieri
e poi scie di sorrisi
rivolti a qualcuno
che già si allontana:
code d’amore
inesitate.
Vagano sospesi
per un tempo incerto
prima di svanire
come un canto remoto.
Qualcuno,
forse solo al mondo,
li raccoglie con un retino fine
li intreccia
con l’oro e con la seta
li accende di notte
quando fa buio.

Anna Murabito annamurabito2@gmail.com
Anna Murabito – Parole Naufraghe Vol. I (sfogliami.it)
Anna Murabito – Parole Naufraghe Vol II – Sfogliami.it
PAROLE NAUFRAGHE VOLUME I
PAROLE NAUFRAGHE VOLUME II
PAROLE NAUFRAGHE VOLUME I
Colori – Video

Tre poesie di Anna Murabito
(Musica di Gustav Mahler, “Tempo di quartetto”)
Tre poesie d’amore – di Anna Murabito

di Anna Murabito
SONO QUI
All’improvviso ti vedo
nitido ed acuto
cristallino
tra la folla d’ovatta:
sei tu
lama
calamita
oro
Terra Promessa.
Sei l’America.
Ed ho le braccia aperte.
Ti vengo incontro
lentamente
accarezzando l’attesa
di appoggiarmi al tuo petto
di varcare il tuo confine
di vederti chiudere gli occhi
sul mio bacio.
Sono qui
vivo il tuo respiro
di geranio rosso
sono qui
voce di luna
contrappunto
al tuo canto di terra.
Sono qui per amarti.
I AM HERE
Suddenly I see you
limpid and sharp
crystal clear
in the padding crowd:
that’s you
blade
magnet
gold
Promised Land.
You’re America.
And my arms are open.
I meet you
slowly
caressing my waiting
to lean against your chest
to cross your boundary
and see you close your eyes
on my kiss.
I am here
I live your breath
of red geranium
I’m here
voice of Moon
counterpoint
to your song of Earth
I’m here to love you.
NON SAI CHI SONO
Non sai chi sono, dici.
Che t’importa?
Tienimi nel taschino
e fumami
ogni tanto.
Tienimi tra i denti
dolcemente
come un cucciolo inerme.
Tienimi nella tua mano
e guardami
come un ragazzo curioso.
Vivimi nel corpo
come sostanza proibita.
Lasciami riposare
dentro la tua anima.
YOU DON’T KNOW WHO I AM
You don’t know who I am, you say.
Why do you care?
Keep me in your breast pocket
and smoke me
sometimes.
Keep me between your teeth
sweetly
as a defenceless kitten.
Keep me in your hand
and look at me
as a curious boy.
Live me in your body
as a forbidden drug.
Let me rest
inside your soul.
TI DIRO’ ALTRE COSE
Nessuna donna mai ti ha detto:
ti amo alla follia.
E neanch’io.
Ti dirò altre cose.
Indosserò il cappotto oltre l’inverno
arriverò da te sudata
trafelata
per farti ridere
dei miei abiti nuovi
fuori stagione
acquistati per te.
Farò cadere ai tuoi piedi
la pudicizia
sciogliendoti sul petto
i miei capelli lunghi di ragazza
nuova all’amore.
Strapperò le erbacce
alla mia anima
perché tu possa leggerla.
Passeggerò
con i tuoi pensieri stanchi
per essere un sorriso della mente.
E il mio giardino aspetterà i tuoi fiori.
Non ti dirò ti amo.
Non serve.
L’amore ti vale ogni giorno
un biglietto per la vita
ma una danza d’ombra
ti corteggia da presso
e ti irretisce con le sue spire
sinuose ed oblique.
Non ti dirò ti amo.
Ti dirò non morire.
Ma se ti accorgi
che il tuo tempo è passato
ti amerò oltre il tuo tempo.
La mia bocca
raggiungerà il tuo silenzio.
Le mie mani scosteranno la nebbia
per cercarti.
La mia voce fenderà il cuoio
della tua lontananza.
Il mio respiro
cullerà
da vicino
la tua traccia nel nulla.
I’LL TELL YOU OTHER THINGS
No woman has ever told you:
I am madly in love with you.
Neither have I.
I’ll tell you other things.
I’ll wear my overcoat beyond the winter
I’ll come to you sweating
panting
to make you laugh
of my new dresses
out of season
bought for you.
I’ll drop at your feet
my demureness
loosening on your chest
my long hair of maiden
new to love.
I’ll tear up the weeds
of my soul
so that you can read it.
I’ll go strolling
with your tired thoughts
to be a smile of the mind.
And my garden will wait for your flowers.
I won’t tell you I love you.
No use.
Love offers you every day
a ticket for life
but a dance of shadow
courts you closely
and nets you in coils
tortuous and oblique.
I won’t tell you I love you.
I’ll ask you not to die.
But if you realize
that your time is over
I’ll love you beyond your time.
My mouth
will reach your silence.
My hands will put aside the fog
to look for you.
My voice will cleave the leather
of your remoteness.
My breath
will dandle
closely
your track in the nothing.
(traduzione di Gianni Pardo)
Anna Murabito alimarbit@yahoo.com
TRE POESIE D’AMORE

ITALY – CIRCA 2002: Paris, Musée Du Louvre Cupid and Psyche, 1787-1793, by Antonio Canova (1757-1822), marble figure group, 155×168 cm. Detail. (Photo by DeAgostini/Getty Images)
di Anna Murabito
SONO QUI
All’improvviso ti vedo
nitido ed acuto
cristallino
tra la folla d’ovatta:
sei tu
lama
calamita
oro
Terra Promessa.
Sei l’America.
Ed ho le braccia aperte.
Ti vengo incontro
lentamente
accarezzando l’attesa
di appoggiarmi al tuo petto
di varcare il tuo confine
di vederti chiudere gli occhi
sul mio bacio.
Sono qui
vivo il tuo respiro
di geranio rosso
sono qui
voce di luna
contrappunto
al tuo canto di terra.
Sono qui per amarti.
I AM HERE
Suddenly I see you
limpid and sharp
crystal clear
in the padding crowd:
that’s you
blade
magnet
gold
Promised Land.
You’re America.
And my arms are open.
I meet you
slowly
caressing my waiting
to lean against your chest
to cross your boundary
and see you close your eyes
on my kiss.
I am here
I live your breath
of red geranium
I’m here
voice of Moon
counterpoint
to your song of Earth
I’m here to love you.
NON SAI CHI SONO
Non sai chi sono, dici.
Che t’importa?
Tienimi nel taschino
e fumami
ogni tanto.
Tienimi tra i denti
dolcemente
come un cucciolo inerme.
Tienimi nella tua mano
e guardami
come un ragazzo curioso.
Vivimi nel corpo
come sostanza proibita.
Lasciami riposare
dentro la tua anima.
YOU DON’T KNOW WHO I AM
You don’t know who I am, you say.
Why do you care?
Keep me in your breast pocket
and smoke me
sometimes.
Keep me between your teeth
sweetly
as a defenceless kitten.
Keep me in your hand
and look at me
as a curious boy.
Live me in your body
as a forbidden drug.
Let me rest
inside your soul.
TI DIRO’ ALTRE COSE
Nessuna donna mai ti ha detto:
ti amo alla follia.
E neanch’io.
Ti dirò altre cose.
Indosserò il cappotto oltre l’inverno
arriverò da te sudata
trafelata
per farti ridere
dei miei abiti nuovi
fuori stagione
acquistati per te.
Farò cadere ai tuoi piedi
la pudicizia
sciogliendoti sul petto
i miei capelli lunghi di ragazza
nuova all’amore.
Strapperò le erbacce
alla mia anima
perché tu possa leggerla.
Passeggerò
con i tuoi pensieri stanchi
per essere un sorriso della mente.
E il mio giardino aspetterà i tuoi fiori.
Non ti dirò ti amo.
Non serve.
L’amore ti vale ogni giorno
un biglietto per la vita
ma una danza d’ombra
ti corteggia da presso
e ti irretisce con le sue spire
sinuose ed oblique.
Non ti dirò ti amo.
Ti dirò non morire.
Ma se ti accorgi
che il tuo tempo è passato
ti amerò oltre il tuo tempo.
La mia bocca
raggiungerà il tuo silenzio.
Le mie mani scosteranno la nebbia
per cercarti.
La mia voce fenderà il cuoio
della tua lontananza.
Il mio respiro
cullerà
da vicino
la tua traccia nel nulla.
I’LL TELL YOU OTHER THINGS
No woman has ever told you:
I am madly in love with you.
Neither have I.
I’ll tell you other things.
I’ll wear my overcoat beyond the winter
I’ll come to you sweating
panting
to make you laugh
of my new dresses
out of season
bought for you.
I’ll drop at your feet
my demureness
loosening on your chest
my long hair of maiden
new to love.
I’ll tear up the weeds
of my soul
so that you can read it.
I’ll go strolling
with your tired thoughts
to be a smile of the mind.
And my garden will wait for your flowers.
I won’t tell you I love you.
No use.
Love offers you every day
a ticket for life
but a dance of shadow
courts you closely
and nets you in coils
tortuous and oblique.
I won’t tell you I love you.
I’ll ask you not to die.
But if you realize
that your time is over
I’ll love you beyond your time.
My mouth
will reach your silence.
My hands will put aside the fog
to look for you.
My voice will cleave the leather
of your remoteness.
My breath
will dandle
closely
your track in the nothing.
(traduzione di Gianni Pardo)
Anna Murabito alimarbit@yahoo.com
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